Descrizione
Timorasso, vitigno del tutto autonomo di cui è attestata la presenza fin dal medioevo.
Quasi scomparso a causa della fillossera e dell’ esodo rurale e della difficoltà di coltivazione, non è un vino che “riempie la cantina” ma che regala emozioni e nel periodo della seconda guerra mondiale fu quasi soppiantato a favore di altri
vitigni ben più redditizi.
Oggi ormai ampliamente recuperato dai vignaioli del Consorzio Piemonte Obertengo, apprezzato nell’ alta ristorazione e nei paesi nordici, la sfida è esportarlo su scala mondiale.
Un grande vino non ha bisogno di aiuto, quindi non travaso, non filtrazione, non solfitaggio; al proprio mantenimento ci pensano le fecce nobili, il sedimento stesso del vino, che rimesso periodicamente in sospensione protegge per oltre i
12 mesi di riposo in cantina.
L’ imbottigliamento avviene dopo la vendemmia dell’ anno successivo.
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